Quando si acquista un impianto fotovoltaico è importante informarsi sulle direttive previste per lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici, componenti e inverter quando raggiungono il loro ciclo di fine vita o se si danneggiano nel tempo.

Un impianto fotovoltaico ad oggi ha una durata di almeno 25 anni, indicativamente i pannelli hanno una durata maggiore rispetto ad altri componenti dell’impianto anche se la resa nel tempo si può ridurre, va quindi presa in considerazione la gestione e lo smaltimento di questo materiale quando arriveranno a fine vita o il valore dell’impianto e la produzione non sono più convenienti.

Come procedere con lo smaltimento di un impianto fotovoltaico e cosa sapere se si sta acquistando un nuovo impianto?

Un modulo rotto o non funzionante viene classificato rifiuto RAEE “Rifiuto da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche” e la normativa che regola lo smaltimento fa riferimento al Decreto Legislativo n.49/2014 (Art.40) attuazione della Direttiva 2012/19/UE.

Ad oggi il processo di smaltimento prevede il riciclo del 98% dei materiali che compongono i pannelli, permettendo così un processo circolare di smaltimento basato su riciclo, recupero e riutilizzo delle materie prime.

Per fare questo bisogna affidarsi a centri di raccolta specifici che ne garantiscano il corretto smaltimento e tracciabilità del prodotto.

Di chi è la responsabilità dello smaltimento dei pannelli fotovoltaici?

Per gli impianti installati dopo il 12 aprile 2014 la responsabilità dello smaltimento è del produttore per impianti fino a 10 kWp o con potenza superiore, mentre per altri casi antecedenti a questa data la responsabilità è del proprietario.

Anche per gli impianti con I, II, III, IV e V conto energia il GSE ha stabilito una modalità per garantire lo smaltimento dei moduli presso un Sistema Collettivo riconosciuto dal MITE.

  • sono le casistiche principali:

Punto Uno) Smaltimento di pannelli provenienti da impianti domestici con potenza inferiore a 10 kWp: in questo caso vengono considerati rifiuti RAEE domestici e il proprietario dell’impianto deve consegnare i pannelli fotovoltaici al Centro di Raccolta RAEE più vicino predisposto dal proprio Comune di residenza, il costo di smaltimento è gratuito per il proprietario dell’impianto residenziale, da normativa per impianti installati dopo il 12 aprile 2014 la responsabilità è a carico dei produttori.

Punto Due) Smaltimento RAEE fotovoltaici installati su impianti “professionali” con potenza superiore ai 10 kWp: in questo caso il proprietario dell’impianto sia esso un privato, un’azienda o un professionista deve consegnare i pannelli fotovoltaici non più funzionanti ad un Impianto di Trattamento Autorizzato iscritto al Centro di Coordinamento RAEE.

Per i moduli commercializzati prima del 12 aprile 2014 la spesa ricade sul proprietario, nel caso decida di sostituire i pannelli con prodotti nuovi equivalenti il ritiro è gratuito da parte del fornitore.

Per i moduli acquistati dopo il 12 aprile 2014 il costo è a carico del produttore.

Punto Tre) Impianti in Conto Energia del GSE: in questo caso la normativa prevede che venga trattenuta una cauzione a carico del beneficiario del sistema incentivante pari a 10€ per ogni modulo per tutte le fattispecie di impianto, sia domestico che professionale, questa quota viene trattenuta del GSE e rimborsata una volta che l’impianto verrà correttamente smaltito.

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