Negli scorsi giorni si sono riuniti a Bruxelles rappresentanti provenienti da 23 Stati membri unitamente a rappresentanti dell’industria fotovoltaica comunitaria, con l’obiettivo di sostenere la competitività del settore manifatturiero solare europeo.

Un settore, quello dell’energia solare che si è delineata come la fonte di energia rinnovabile in più rapida crescita in ambito UE, con un installato che, nel solo 2023, è stato di ben 56 GW di solare fotovoltaico.

Nonostante questa considerevole crescita, il settore deve fronteggiare la dipendenza dalle importazioni, con particolare riferimento alla Cina. Si tratta di una dinamica di mercato che sta creando molti rischi su tutta la catena del valore e soprattutto per la stabilità dei prezzi dei pannelli solari. Non è certo casuale infatti che il crollo dei prezzi dei pannelli importati nel 2023 ha creato non pochi problemi per la produzione europea esistente.

E’ nata per questo la nuova Carta europea del solare (European solar charter), che individua una serie di azioni immediate per affrontare quello che viene considerato come dei pericoli allo sviluppo del mercato solare europeo. SI tratta di una serie di azioni che contemplano:

  • promozione dell’approvvigionamento resiliente di prodotti solari sostenibili;
  • creazione di condizioni quadro per favorire per gli investimenti nel settore;
  • incoraggiamento dell’innovazione e l’eccellenza tecnologica;
  • facilitare l’accesso ai finanziamenti dell’Ue per progetti solari.

https://energy.ec.europa.eu/topics/renewable-energy/solar-energy/european-solar-charter_en

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